
15 settembre 2023

La Carovana dei Ghiacciai [1], iniziativa organizzata dell’ONG Legambiente, oggi giunta alla quarta edizione. Con la collaborazione scientifica del Comitato Glaciologico Italiano (CGI), la carovana ha percorso un viaggio di 6 tappe, per monitorare il drammatico ritiro dei ghiacciai a causa della crisi climatica.
Ripercorreremo le 6 tappe attraverso altrettante immagini satellitari di ogni ghiacciaio, permettendo a tutti di vedere come la situazione sia drammatica ogni anno che passa.
Ghiacciai di Lares e Mandrone: 1986 – 2000 – 2023
L’alta montagna ed i ghiacciai sono zone molto impervie ed instabili, dove è meglio non avventurarsi se non altamente preparati ed attrezzati. Per questo al giorno d’oggi gran parte delle rilevazioni per il monitoraggio dei ghiacciai viene fatta da remoto, grazie a costellazioni di satellite che orbitano costantemente attorno alla terra.
Ad esempio, Claudia Notarnicola, direttore dell’Istituto per l’osservazione della Terra di Eurac Research, ha recentemente pubblicato un articolo [2] che mostra come globalmente la neve resta in media due settimane in meno rispetto al 1982. Per questo studio sono stati utilizzati dati MODIS della NASA [3], che offrono mappe di copertura nevosa giornaliere a partire da febbraio del 2000.
Utilizzando altri satelliti, potremmo andare indietro nel tempo ancora di più: il programma Landsat di NASA è attivo dagli anni Settanta ed il primo satellite è stato lanciato nel 1972 [4].
Inoltre, grazie a nuovi strumenti come i cataloghi di dati basati su STAC (SpatioTemporal Asset Catalog) [5] and operators such as Microsoft offering this data for free [6], ], possiamo accedere ad immagini satellitari di tutto il mondo in maniera rapida ed efficiente.
Questo processo di democratizzazione dei dati satellitari permette a tanti nuovi scienziati di analizzare e capire l’ambiente che ci circonda, riducendo le barriere all’ingresso causate dall’enorme mole di immagini da gestire.
Ghiacciaio Belvedere: 2000 - 2023
Ghiacciaio Ochsentaler: 2000 - 2023
Ghiacciaio Morteratsch: 2000 - 2023
Ghiacciaio Rutor: 2000 - 2023
Ghiacciaio Dosde: 2000 - 2023
Le immagini mostrate sopra sono state generate dall'autore usando dati Landsat provenienti dal catalogo STAC pubblico offerto da Microsoft. Si tratta di composizioni a falsi colori che enfatizzano neve e ghiaccio. La corrispondenza colore immagine - banda satellitare è: rosso: Landsat Swir16, verde: Landsat Nir, blu: Landsat Red.
Le immagini non contengono soltanto i ghiacciai citati ma un'area più vasta, per dare una visione d'insieme. In più, l'area azzurra non corrisponde necessariamente all'estensione del ghiacciaio, poichè può includere anche neve stagionale. La riduzione della copertura glaciale è in ogni caso evidente.
Questo articolo è stato realizzato nell'ambito del progetto "PILLOLE D'ACQUA PIANA: seminari itineranti, blog e podcast per una gestione sostenibile delle risorse idriche in Piana Rotaliana", attuato dall'associazione ECONTROVERTIA APS e sostenuto dalla Fondazione Caritro (Prot. n. U445.2023/SG.386 del 23 aprile 2023).
Articoli correlati:
Bibliografia:
[1] Legambiente. (2023). Al via Carovana dei Ghiacciai 2023. Legambiente. https://www.legambiente.it/comunicati-stampa/al-via-carovana-dei-ghiacciai-2023/
[2] Notarnicola, C. (2022). Overall negative trends for snow cover extent and duration in global mountain regions over 1982–2020. Scientific Reports, 12(1). https://doi.org/10.1038/s41598-022-16743-w
[3] MODIS/Terra Snow Cover Daily L3 Global 500m SIN Grid, Version 61. (2020, October 1). National Snow and Ice Data Center. https://nsidc.org/data/mod10a1/versions/61
[4] Wikipedia contributors. (2023). Landsat program. Wikipedia. https://en.wikipedia.org/wiki/Landsat_program
[5] STAC: SpatioTemporal Asset Catalogs. https://stacspec.org/en
[6] Microsoft Planetary Computer. https://planetarycomputer.microsoft.com/
Immagine copertina e anteprima: Il Ghiacciaio Lares Mandrone nel 2000 visto dal satellite Landsat, autore.