21 Marzo 2024
La produzione di rifiuti è una delle principali pressioni sull'ambiente a causa dei suoi numerosi fattori scatenanti (tra cui le attività economiche e domestiche) e degli impatti ad essi collegati, come l'inquinamento del suolo, le emissioni nell'atmosfera e l'esaurimento delle risorse energetiche [1]. La riduzione dei rifiuti è quindi una priorità e, in quanto tale, deve concentrarsi non solo sulla gestione dei rifiuti ma anche sulla loro minore produzione utilizzando i principi dell'economia circolare per ispirare il futuro.
Molti territori hanno lavorato negli anni passati per raggiungere questi obiettivi: uno di questi è il Trentino. Nel Rapporto sui rifiuti recentemente pubblicato [2], si afferma come il Trentino abbia raggiunto uno standard elevato per quanto riguarda la quantità di rifiuti differenziati (media del 79,1% nel 2021) con alcune aree che fanno meglio di altre (vedi Figura 1). Anche se la quantità di rifiuti riciclati era elevata, la qualità non era altrettanto elevata. Lo studio ha infatti dimostrato come i rifiuti organici contenessero quasi il 6% di materiali che non avrebbero dovuto essere presenti (come vetro, metalli, tessuti e plastiche non biodegradabili).
Il Rapporto sui rifiuti mostra anche come negli ultimi anni la raccolta differenziata sia aumentata dal 16,3% del 2001 al 79,1% del 2021 (Figura 1): l'ambizioso obiettivo fissato dalla Legge 152/2006 (65% di rifiuti differenziati) è da tempo superato sul territorio provinciale. La componente dei rifiuti non riciclabili rappresenta poco più del 18% dei rifiuti, mentre i rifiuti organici rappresentano quasi il 19% e la carta il 14%.
Questi importanti risultati dimostrano come in vent'anni, grazie all'educazione, all'informazione dei cittadini e a un sistema di raccolta efficiente, il Trentino abbia raggiunto uno standard eccellente, anche se c'è ancora del lavoro da fare (come detto, in particolare sulla qualità dei rifiuti che a volte non è adeguata). La gestione sostenibile dei rifiuti prevede l'integrazione dell'economia circolare: è infatti necessario che ognuno di noi si sforzi di cambiare le proprie abitudini. La società consumistica e il bisogno di cose "qui e ora" hanno aumentato l'uso di articoli non usa e getta e la nostra noncuranza per la provenienza delle materie prime. I principi dell'economia circolare ci invitano a riutilizzare gli oggetti e le cose, a ripararli quando sono rotti e a non acquistarne di nuovi se non ne abbiamo davvero bisogno. Questo ci renderà più consapevoli dell'impatto che hanno e quindi che ognuno di noi ha [2].
Fig 1: La gestione dei rifiuti in Trentino. Dati di Rapporto Rifiuti Trentino 2022. Immagine di GreenMarked, 2024.
Il Rapporto valuta il costo ambientale dell'e-commerce evidenziando come l'acquisto online sia un vantaggio per l'ambiente solo se l'articolo non è reperibile nel raggio di 15 km dal consumatore. È evidente l'effetto negativo che l'e-commerce sta avendo sugli imballaggi: il loro valore globale raggiungerà i 28,6 miliardi di dollari nel 2027 (erano 9,62 nel 2019). In Italia, Corepla (il consorzio italiano per il riciclo degli imballaggi in plastica) sostiene che l'E-commerce assorbe il 15% dell'intera plastica presente sul mercato, pari a quasi 300.000 tonnellate [3]. La Scuola Superiore San'Anna di Pisa ha calcolato che i nostri acquisti online generano un effetto di imballaggio dieci volte superiore al classico sacchetto di plastica dei negozi (182 kg di anidride carbonica invece di 11)..
L'aumento degli acquisti online è del +300% a livello globale e del +70% in Trentino (per l'anno 2020), quindi è necessario trovare delle alternative a queste grandi sfide.
Una di queste potrebbe prendere in giro La Poste (la più grande società di mailing francese), che ha recentemente firmato un accordo con la start-up finlandese RePack che ha creato un modello virtuoso di economia circolare. Una volta che il consumatore riceve il suo articolo, le buste, grazie a un'etichetta prepagata, vengono rispedite all'azienda per essere riutilizzate, dopo essere state pulite. RePack collabora con oltre 150 marchi e ha già fatto circolare più di 250mila confezioni in Europa. Recentemente ha vinto il German Design Award nella categoria "Excellent Communication Design Packaging".
La gestione dei rifiuti è sicuramente una delle principali sfide di questo secolo e molti degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile si concentrano su di essa, rendendola un'emergenza mondiale. Ha un effetto a cascata sulla biodiversità dei nostri ecosistemi e sulla qualità delle acque e dei suoli, quindi influisce sulla produzione alimentare: è una sfida che dobbiamo vincere, per le nostre generazioni future.
Bibliografia:
Clicca qui per espandere i riferimenti[1] Jones M. & Jones G., 2014- Biology. Cambridge University Press: 345 pp.
[2] Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente, 2023- Rapporto sullo stato dell’ambiente del Trentino, approfondimento 2022 (Rifiuti). Provincia Autonoma di Trento: 132 pp.
[3] Escursell S., Llorach-Massana P., Roncero M, 2021- Sustainability in e-commerce packaging: A review
[4] Leon, N. F. (2022, March 10). Quanto costa comprare con un click? Il peso ambientale e sociale dell’e-commerce. Economia Circolare. https://economiacircolare.com/impatto-ambientale-e-sociale-e-commerce/
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Immagine di copertina e di anteprima: garbage cans. Picture by Nareeta Martin da Unsplash