26 settembre 2023
L' Unione Europea ha compiuto un passo importante verso la promozione della trasparenza e della responsabilizzazione dei consumatori, approvando una serie di misure pionieristiche volte a contrastare il greenwashing e a sensibilizzare i consumatori sulla sostenibilità e la durata dei prodotti [1]. Questo sviluppo segue una tendenza globale di crescente consapevolezza ambientale e la necessità di garantire che le dichiarazioni ambientali corrispondano agli sforzi reali per combattere il cambiamento climatico e proteggere il nostro pianeta [2].
Precedentemente, in un articolo del nostro blog, abbiamo analizzato come le aziende di fama internazionale spesso usino la compensazione come mezzo per fare affermazioni ecologiche, sottolineando l'importanza di comprendere le metodologie e le analisi alla base di tali affermazioni.
Divieto di pratiche ingannevoli
L'ultima iniziativa dell'UE riguarda le tattiche di marketing ingannevoli, compreso il diffuso problema del greenwashing. Queste nuove regole mirano a proteggere i consumatori dalle pratiche ingannevoli e a fornire loro le informazioni necessarie per fare scelte ponderate quando acquistano i prodotti.
Ecco cosa c'è da sapere:
1. Indicazioni ambientali generiche: L'UE vieterà le indicazioni ambientali vaghe e generiche come "ecologico", "naturale", "biodegradabile", "neutro per il clima" o "ecologico", a meno che queste indicazioni non possano essere comprovate da prove riconosciute di eccellenti prestazioni ambientali.
2. Durata del prodotto: Alle aziende sarà vietato commercializzare prodotti con caratteristiche che ne limitano la durata senza fornire informazioni su tali caratteristiche e sul loro impatto sulla longevità del prodotto.
3. Affermazioni sulla compensazione delle emissioni: Le affermazioni secondo cui un prodotto ha un impatto neutro, ridotto o positivo sull'ambiente grazie a sistemi di compensazione delle emissioni saranno vietate a meno che non siano supportate da prove credibili.
4. Etichette di sostenibilità certificate: Saranno consentiti solo i marchi di sostenibilità basati su schemi di certificazione approvati o stabiliti da autorità pubbliche. Questa iniziativa garantisce che le dichiarazioni di sostenibilità siano convalidate da enti riconosciuti.
5. Informazioni sulla garanzia: L'UE renderà più visibili ai consumatori le informazioni sulla garanzia. Molti non sanno che nell'UE tutti i prodotti hanno una garanzia di due anni. Questa iniziativa mira a migliorare la conoscenza dei consumatori e a proteggere i loro diritti.
6. Etichetta di garanzia estesa: I produttori che estendono volontariamente e gratuitamente la garanzia dei loro prodotti potranno esporre una nuova etichetta che evidenzia la qualità e la durata dei loro prodotti [1].
Fig. 1: Costi finanziari dell'inquinamento. Foto senza copyright di Lightspring scaricata da Shutterstock.
Responsabilizzare i consumatori
L'UE, assumendo un ruolo guida in questi sforzi per promuovere la trasparenza e responsabilizzare i consumatori, invia un chiaro messaggio alle aziende: il greenwashing e le pratiche di marketing ingannevoli non saranno più tollerate. Questa iniziativa è in linea con il movimento globale verso la sostenibilità e il consumo responsabile e sottolinea il diritto fondamentale dei consumatori ad avere informazioni accurate e affidabili quando compiono scelte che hanno un impatto sull'ambiente [1].
La proposta dell'UE include criteri comuni che forniscono ai consumatori maggiore chiarezza e garanzia che un prodotto commercializzato come verde sia davvero all'altezza di tale dichiarazione. Ciò consente ai consumatori di disporre di migliori informazioni per effettuare scelte ecologiche nei loro acquisti [3].
Allo stesso tempo, le aziende sono stimolate a migliorare la sostenibilità ecologica dei loro prodotti, aiutando i consumatori a riconoscere queste scelte ecologiche. Ciò sostiene le imprese genuine nei loro sforzi di vendita, combattendo al contempo la concorrenza sleale. In definitiva, ciò contribuisce a creare condizioni di parità per quanto riguarda le informazioni sulle prestazioni ambientali dei prodotti [3].
In conclusione, la posizione proattiva dell'UE contro il greenwashing e le pratiche di marketing ingannevoli rappresenta un passo significativo verso un futuro più trasparente e sostenibile. Dando potere ai consumatori e incoraggiando pratiche commerciali responsabili, queste misure creano uno scenario vantaggioso per tutti, in cui sia i consumatori che le aziende genuine ne traggono beneficio, ponendo le basi per un mercato più consapevole dal punto di vista ambientale.
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Bibliografia:
[1] European Parliament. (2023, 19 September). EU to ban greenwashing and improve consumer information on product durability. Retrieved from https://www.europarl.europa.eu/news/nl/press-room/20230918IPR05412/eu-to-ban-greenwashing-and-improve-consumer-information-on-product-durability
[2] Frey, S., Bar Am, J., Doshi, V., Malik, A. & Noble, S. (2023, February). Consumers care about sustainability—and back it up with their wallets. Downloaded from https://www.mckinsey.com/~/media/mckinsey/industries/consumer%20packaged%20goods/our%20insights/consumers%20care%20about%20sustainability%20and%20back%20it%20up%20with%20their%20wallets/consumers-care-about-sustainability-and-back-it-up-with-their-wallets-final.pdf?shouldIndex=false
[3] Dutch Ministry of Foreign Affairs. (2023, 27 March). European Commission makes proposal to crack down on greenwashing and misleading environmental claims [Translated by Author]. Retrieved from https://ecer.minbuza.nl/-/europese-commissie-doet-voorstel-om-greenwashing-en-misleidende-milieuclaims-tegen-te-gaan
Immagine di copertina e di anteprima:Malcostume del greenwashing. Foto senza copryright di Ivan Marc scaricata da Shutterstock.