02 ottobre 2023
Il governo spagnolo ha approvato una nuova legge sul benessere degli animali [1]. Questa è più "severa" della precedente per quanto riguarda benessere e permessi di alcuni animali, dando loro alcune garanzie che prima non avevano. E anche se fa ancora poco o nulla contro gli spettacoli della corrida, stabilisce molte altre cose. Ad esempio, definisce gli animali domestici soggetti della legge, elevandoli dallo status di semplici oggetti. Tuttavia, la comunità scientifica spagnola è molto critica nei suoi confronti. Perché?
Partiamo da un concetto che diventa ogni anno più importante: le specie invasive. Queste sono definite dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) come "animali, piante o altri organismi introdotti in luoghi al di fuori del loro areale naturale, con un impatto negativo sulla biodiversità autoctona, sui servizi ecosistemici o sul benessere umano" [2]. Le specie invasive infatti sono considerate una delle 5 principali minacce alla biodiversità, con un'importanza simile a quella del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici, della frammentazione degli ecosistemi, dell'inquinamento e del sovrasfruttamento delle risorse. I cosiddetti "Cinque cavalieri della biodiversità" [3]. E le specie invasive sono un nemico difficile da gestire.
Una delle specie invasive più diffuse nel mondo è un animale che tutti noi conosciamo bene: il gatto.
I gatti, questi simpatici, piccoli e adorabili batuffoli di pelo, sono in realtà predatori di alto livello. Certo, non sembra, ma gatti randagi e gatti domestici, questi ultimi quando vengono lasciati uscire di casi, sono tra le principali minacce per la fauna autoctona.
Può sembrare un po' esagerato, ma prendiamo l'esempio delle Isole Canarie. In ogni isola dell'arcipelago vive una specie diversa di lucertola Gallotia e ogni specie di questo rettile esiste solo sulla sua rispettiva isola, senza alcuna eccezione. Però, in ogni isola, la popolazione di queste lucertole è in grave pericolo di estinzione a causa proprio dei gatti domestici e di un serpente esotico introdotto, che agiscono come principali predatori delle lucertole Gallotia, contribuendo notevolmente alla perdita locale di biodiversità [4].
Fig. 1: Lucertola Gallotia sulle rocce a Tenerife (2005). Foto di Petermann su Wikimedia Commons.
Il gatto è solo un esempio di specie invasiva, è per certo una delle più visibili e forse più vicine a noi. Ma questi "invasori" sono tantissimi e non sono solo animali. Piante, come la Ailanthus, ad esempio, o Robinia, sono specie estranee che possono svolgere il ruolo di rifugio per insetti invasivi e anche influenzare la flora e la fauna autoctone [5].
Un paio di considerazioni sulle specie invasive e su come affrontarle. In primo luogo, la gestione delle specie invasive è uno dei compiti più difficili per la conservazione della biodiversità. Una volta che esse si insediano, è molto difficile rimuoverle, e spostano la fauna e/o la flora autoctone. Inoltre, possono anche alterare in modo significativo l'ecosistema. Avere sistemi di sorveglianza come alcuni progetti LIFE [6] sensibilizzare la popolazione su questi temi sono azioni che devono essere intraprese nel tempo. In quest'ultimo caso, tornando al gatto, i proprietari di gatti, così come quelli deli animali esotici, dovrebbero essere educati sulle minacce e sui pericoli che i loro piccoli e meno piccoli compagni possono rappresentare per l'ambiente circostante. Si dovrebbe spiegare chiaramente l'importanza di non far uscire il gatto di casa (no, non gli fa male e in realtà hanno alle spalle secoli di attenta selezione artificiale per essere animali da compagnia).
Una seconda considerazione riguarda l'importanza degli ecologi, dei biologi e, in generale, degli scienziati in questo tipo di questioni. Un noto divulgatore scientifico spagnolo disse una volta a proposito dell'ecologia che "[...] è quella scienza che sicuramente per l'anno 2000 sarà una sorta di codice, sarà la base della filosofia secondo la quale l'uomo, come ogni altro essere vivente, dovrà vivere" [7]. Purtroppo, Rodríguez de la Fuente non era un grande veggente, ma la frase non potrebbe essere meno vera. È evidente che da molto tempo ignoriamo l'ecologia e le leggi naturali del nostro pianeta. Dobbiamo prenderle in considerazione e ascoltare gli ecologisti potrebbe essere un primo passo. Speriamo che il governo spagnolo, e non solo, inizi ad ascoltare l'ecologia.
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Bibliografia:
[1] Medina, M.A. (2023, 29 September). Entra en vigor la Ley de Bienestar Animal. Retrieved on 29 September 2020, from https://elpais.com/clima-y-medio-ambiente/2023-09-29/entra-en-vigor-la-ley-de-bienestar-animal-la-norma-que-nace-a-medias.html
[2] IUCN (2021, February). Issues brief: Invasive species and climate change. Retrieved on 27 September 2023, from https://www.iucn.org/resources/issues-brief/invasive-alien-species-and-climate-change
[3] S. H. Peh, K. (2023, 5 September). UN invasive species report reveals scale of threat to nature and people. Retrieved on 27 September 2023, from https://theconversation.com/un-invasive-species-report-reveals-scale-of-threat-to-nature-and-people-and-how-to-manage-it-212832
[4] Troytiño, I. (2022, 13 June). Avanza la investigación sobre las especies de lagarto gigante canario. Retrieved on 28 September 2023, from https://www.lavanguardia.com/ciencia/20220613/8335409/avanza-investigacion-sobre-lagarto-gigante-canario.html
[5] Farah, T. (2021, 10 March). El árbol del cielo es una especie invasora infernal. Retrieved on 24 September 2023, from https://www.nationalgeographic.es/medio-ambiente/2021/03/arbol-del-cielo-especie-invasora-podria-erradicarlo-este-hongo
[6] LIFE InvasAqua (2018). Retrieved on 30 September 2023 from https://lifeinvasaqua.com/
[7] Rodríguez de la Fuente O., (2020). Un hombre en la Tierra.
Cover and Preview image: Hunting cat. Free source photo by Gregory Atkats scaricata da unsplash.com