May 30, 2023
È ormai noto che il modello economico lineare, orientato verso uno sviluppo e consumo delle materie prime per ricavarne un profitto è insostenibile per l’ambiente. Secondo il modello dell’economia lineare infatti, la vita di ogni prodotto è scandita essenzialmente da cinque tappe: estrazione, produzione, distribuzione, consumo e smaltimento. Ciò significa che l’industria estrae le materie prime vergini, le trasforma per produrre beni di consumo utilizzando lavoro ed energia, distribuisce i prodotti al consumatore, il quale, dopo averli utilizzati, procede allo smaltimento degli “scarti” e, quindi, dei prodotti stessi ormai diventati “rifiuti” [1]. Questo modello di economia non è più funzionale perché la domanda di materie prime è sempre maggiore ed esse sono disponibili in quantità sempre più limitate. Inoltre, vi è la necessità di limitare l’impatto ambientale dei processi di produzione ed estrazione delle materie prime [2].
Il cambiamento si attua con la transizione all' economia circolare: un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti. In questo modo, infatti, si estende il ciclo di vita dei prodotti contribuendo ad una riduzione del rifiuto, ma anche ad un recupero e riutilizzo che portano a “mantenere in vita” i prodotti il più a lungo possibile, riducendo al minimo la produzione di rifiuti e soprattutto il loro smaltimento in discarica. Nell’economia circolare i prodotti sono parte di un modello di business integrato in cui un bene è considerato un servizio. E' quindi inevitabile che i benefici non saranno solo ambientali ma anche economici e sociali.
Grazie alle Direttive emanate dall’Unione Europea (il cosiddetto “Pacchetto Economia Circolare”) vi sono stati innumerevoli sforzi per favorire la transizione da economia lineare a circolare e numerose aziende e start-up, anche trentine, si sono avvicinate a questa nuova concezione.
Antifemo, è un’azienda di Rovereto che mira a far diventare le industrie agroalimentari aziende a scarto zero. Ciò avviene attraverso un biocatalizzatore in grado di trasformare i materiali di scarto che non fermentano (quali, ad esempio, i fanghi di depurazione che si formano durante l’estrazione del succo dalla frutta) in compost. Questo progetto esemplare di economia circolare ha attirato l’attenzione della Commissione Europea che lo ha inserito tra le buone pratiche di economia circolare nell’European Circular Economy Stakeholder Platform [3I vantaggi di questa innovazione vanno a ricadere sull’impresa che potrà di fatto risparmiare sullo smaltimento dei suoi rifiuti. Contemporaneamente ne beneficerà l’ambiente, dal momento che vi sarà una riduzione dell’inquinamento un notevole risparmio energetico.
Un’altra "best practice" è quella di Biodermol Ambiente, un'impresa di Lavis che da anni lavora all’implementazione di nuove soluzioni destinate alla depurazione delle acque, all'abbattimento degli odori, alla decontaminazione dei suoli e al trattamento di rifiuti e biomasse. Assieme alla startup Symbiargo, l'azienda ha avviato un progetto finalizzato al trattamento dei prodotti di scarto delle concerie, da rendere materia prima secondaria per l’industria dei fertilizzanti e biostimolanti in agricoltura. In questo modo, ciò che è costoso smaltire, oltre che un rifiuto, per le concerie, diventa un materiale di partenza per chiudere la transizione circolare dei cicli produttivi.
Questi sono solo due dei tanti progetti che si possono portare a termine con l’economia circolare: un modello di business dalle enormi potenzialità, in grado di generare competitività coniugando innovazione e sostenibilità. Per attuare questo modello è però necessario cambiare l'approccio tradizionale: un cambio radicale alle dinamiche del mercato, alle abitudini dei clienti, alla modalità di sfruttamento delle materie prime al fine di ridurre i costi, utilizzare efficientemente l’energia, diminuire le emissioni di CO2 e ottimizzare la catena di fornitura.
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Bibliografia:
[1] Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente, 2023. Rapporto sullo stato dell’ambiente. https://www.appa.provincia.tn.it/News/APPA-informa-Newsletter-periodica/Economia-lineare-ed-economia-circolare-due-modelli-a-confronto
[2] Myers S. & Frumkin H., 2022. Salute planetaria. Proteggere la natura per proteggere noi stessi. Franco Angeli: 595 pp.
[3] European Commission, 2023. European Circular Eocnomy Stakeholder Platform. https://circulareconomy.europa.eu/platform/en
Immagine copertina e anteprima: smerigliatrice per compost. Foto free source di Daina Krumins scaricata da Pixabay.