10 ottobre 2023
L’altra sera ero in centro a Bologna. Dopo un gelato con amici, mi sono portato via la bottiglietta d’acqua che avevo comprato ma non avevo finito. Una bottiglietta in plastica da mezzo litro.
Una volta finita l’acqua, mi sono trovato davanti ad un importante dilemma morale: cercare un bidone della plastica o buttarla in uno dei tanti cestini a bordo strada?
Carenza di bidoni per la differenziata accessibili al pubblico in centro a Bologna a parte, in Italia manca proprio un sistema di valorizzazione dei rifiuti e la possibilità di differenziare è una questione meramente etica che viene lasciata al buonsenso e alla morale dei cittadini.
Cosa succederebbe se da questione etica si passasse a questione etica ed economica, dando un valore concreto al rifiuto?
“A Buon Rendere – molto più di un vuoto”
L’iniziativa “A Buon Rendere – molto più di un vuoto“ è una campagna lanciata dall' “Associazione Comuni Virtuosi" per favorire la transizione verso un’economia circolare nel settore degli imballaggi introducendo un sistema di raccolta dei contenitori per le bevande basato su un Sistema di Deposito Cauzionale, o Deposit Return System – DRS.
L’idea alla base è che il consumatore paghi una cauzione per il contenitore (0,10 - 0,25 €) in aggiunta al prezzo di vendita del bene. Questa, verrà però completamente data indietro al momento della restituzione dell’imballaggio vuoto. In altre parole, il consumatore compra effettivamente solo il contenuto e prende in prestito l’imballaggio [1].
Un sistema simile è già in uso in Italia per le bottiglie di vetro. Alcune aziende di bevande danno la possibilità di usufruire del servizio di vuoto a rendere, riutilizzando così la bottiglia di vetro per circa 20 cicli.
Ciò che rende il DRS differente rispetto al vuoto a rendere è però il materiale per cui è pensato e la sua durabilità: imballaggi plastica e alluminio monouso. Ma la differenza fondamentale è che il vuoto a rendere è un servizio su base volontaria, mentre il DRS è obbligatorio per legge, nei paesi in cui è attivo [2].
In Europa già 13 Paesi hanno un DRS attivo e altrettanti lo introdurranno entro il 2025. Tra questi però non c’è l’Italia [2]. Eppure il Sistema di Deposito Cauzionale potrebbe essere una soluzione per allinearsi alle direttive del Green Deal Europeo sul riciclaggio dei rifiuti, in particolare proprio degli imballaggi di plastica.
Fig. 1: Status dei DRS nei Paesi Europei. Author, 2023. Data source: A Buon Rendere
Benefici non solo per l’ambiente
L’obiettivo principale del Piano d’Azione per l’Economia Circolare del Green Deal Europeo è che ogni Stato Membro riduca i rifiuti di imballaggio del 15% rispetto al 2018, favorendone il riutilizzo, il riciclo e vietando le forme di imballaggio superflue [3]. Un DRS potrebbe aiutare al raggiungimento di questo traguardo.
Un factsheet dell’NGO Reloop, Reloop, sottolinea infatti gli impatti positivi dei DRS, evidenziando come negli Stati Uniti ed in Australia, l’introduzione di questi sistemi abbia ridotto rispettivamente fino all’ 84% e al 54% il quantitativo di bottiglie in plastica e altri imballaggi per bevande abbandonati nell’ambiente. L’esempio più virtuoso citato nella review è rappresentato dalla Germania in cui, prima dell'introduzione del DRS gli imballaggi in plastica delle bevande rappresentavano circa l’80% dei rifiuti indifferenziati. In seguito all’introdzione del “Pfandsystem”, questo valore è stato portato a zero [4].
However, I benefici non sono però solo per l’ambiente. Anche le pubbliche amministrazioni, il settore commerciale e le stesse aziende di bevande ne ricavano dei vantaggi.
Le prime hanno minori costi di gestione provenienti dalla rimozione di rifiuti abbandonati e pulizia del territorio. Il settore della grande distribuzione e del commercio ne ricava dall’ospitare i sistemi di recupero. Oltre alla ricezione di un compenso per la presenza del distributore in un determinato negozio, è stato dimostrato che le persone tendono a visitare più frequentemente i negozi per lasciare gli imballaggi vuoti nei rispettivi depositi e colgono poi l’occasione per fare acquisti.
Infine, le compagnie di bevande hanno accesso a grandi quantità di materiali di alta qualità che può essere recuperato a basso costo. Inoltre, migliorano il loro profilo ambientale e l'immagine al pubblico [1].
E noi, in Italia, siamo pronti per un DRS? Visti diversi sistemi di gestione e trattamento dei rifiuti in tutta la penisola, è necessario prima riuscire ad armonizzare le diversità tra i vari comuni. Solo in questo modo l'introduzione di un DRS potrà condurci verso un’economia circolare in modo efficace ed efficiente. Bisogna comunque continuare a parlarne e ad educare i cittadini al riuso e al riciclo, sia che vi sia un tornaconto economico, sia che rimanga una questione etica e morale.
Per i più curiosi: alla fine, passeggiando, ho trovato un bidone della plastica in cui lasciare la mia bottiglietta.
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Bibliografia:
[1] A buon rendere. (2023, September 28). A buon rendere – Molto più di un vuoto. A Buon Rendere. https://buonrendere.it/
[2] A buon rendere. (2023c, October 6). Sistemi di deposito – A buon rendere. A Buon Rendere. https://buonrendere.it/sistemi-di-deposito/#SCE
[3] European Commission. (2022, November 30). Proposal for a revision of EU legislation on Packaging and Packaging Waste. Directorate-General for Environment. https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=CELEX%3A52022PC0677
[4] Reloop. (2021, June 14). Fact Sheet: Deposit Return Systems Reduce Litter. https://www.reloopplatform.org/. Retrieved October 8, 2023, from https://www.reloopplatform.org/wp-content/uploads/2021/06/DRS-Litter-Fact-Sheet-Summary-14June2021.pdf
Cover and Preview image: Bottiglia di plastica su una spiaggia del Maine, USA. Free-source photo di Brian Yurasits scaricata da Unsplash.