
09 dicembre 2022

“Agriturismo" si intendono le “attività di ospitalità e ristoro esercitate da imprenditori agricoli in rapporto di connessione e complementarietà rispetto alle attività agricole, che devono comunque rimanere le attività principali, attraverso l’utilizzazione delle strutture e dei fondi dell’impresa agricola” [1]. L’Agriturismo è quindi una offerta turistica che si rivolge a chi apprezza e ricerca un ambiente naturale, corredato da risorse storiche-culturali ed enogastronomiche: in tempi di turismo soft, quindi, un vero e proprio valore aggiunto.
In Trentino, questo tipo di offerta, fa parte del patrimonio locale ed è da anni salvaguardato e tutelato al fine di offrire un concept univoco che mira ad offrire esperienze (non solo vacanze). L’obiettivo è infatti che il turista non si senta cliente ma ospite di una famiglia che lo accoglie, in modo da scoprire la cultura contadina con semplicità. Le caratteristiche del territorio provinciale trentino e le peculiarità del suo comparto agricolo hanno favorito il diffondersi di questa forma di ospitalità che, di fatto, costituisce anche un'opportunità di un'opportunità di integrazione del reddito agricolo. Chi desidera andare in profondità, può scegliere uno degli 80 agritur trentini che svolgono attività di fattoria didattica.
L’offerta agrituristica permette di evitare la riduzione delle superfici coltivate, lo spopolamento delle montagne ed i conseguenti danni sull’ambiente ed il paesaggio. Se la popolazione italiana negli ultimi 60 anni è cresciuta di circa 12 milioni di persone, la montagna ne ha perse circa 900 mila. Tutta la crescita, in pratica, si è concentrata in pianura (8,8 milioni di residenti) e collina (circa 4 milioni) [2]. Queste tendenze sono dovuti alla generale riduzione del numero di addetti, all’invecchiamento della popolazione agricolo-rurale, alla chiusura di numerose aziende (in special modo, zootecniche) nelle aree periferiche e all'abbandono delle aree più “difficili” da coltivare.
Tornando alla diminuzione della popolazione montana, bisogna subito aggiungere che lo spopolamento non è stato uniforme, perché da regione a regione la situazione è molto diversa: in due regioni, il Trentino-Alto Adige e la Valle d’Aosta, non solo lo spopolamento non c’è stato, ma addirittura c’è stata una crescita della popolazione in questi 60 anni, anche in valori assoluti [2]. C’era l’idea (e c’è ancora) che vi sia un triangolo che si autoalimenta tra montagna, agricoltura ed età anziana. Il sostegno e lo sviluppo dell’agriturismo e del turismo rurale rappresentano un valido contributo per contrastare questa tendenza.
Questi i motivi per cui, a novembre 2022, si contano 525 strutture agrituristiche (in crescita rispetto alle 510 del 2019 e alle 498 del 2018) con 368 mila ospiti nel 2021. Il dato più sbalorditivo è quello relativo al gennaio-settembre 2022: sono infatti più di 404 mila coloro che hanno visitato gli agriturismi trentini. Le fattorie didattiche registrate sono 150 e 374 sono le strutture agrituristiche con pernotto, per un totale di 5100 posti letto disponibili.
Attualmente, lo strumento normativo è costituito dalla Legge Provinciale numero 1 del 30 ottobre 2019 (Disciplina dell’agriturismo e modificazioni della legge provinciale sull’agriturismo 2001 e della legge provinciale sugli incentivi alle imprese 1999) ed il suo Regolamento di Attuazione che regolamentano il settore. Importanti novità introdotte riguardano i limiti quantitativi massimi dell’attività agrituristica ed il calendario di apertura.
Lo strumento va nella direzione di uniformare e coordinare le attività, al fine di ottenerne una sempre maggiore sintesi del rapporto che si instaura tra ospite e famiglia ospitante, una scelta consapevole di vivere una "vacanza alternativa” sul territorio, per il territorio.

Fig. 1: Primo piano dell'agritur Maso Besleri in Val di Cembra, Trentino. Foto di Andreas. 20 agosto 2020.
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Bibliografia:
[1] PAT. (nd). Provincia Autonoma di Trento—Turismo—Agriturismo. http://www.turismo.provincia.tn.it/operatori_ricettivo/agriturismo/
[2] Cerea, G., & Marcantoni, M. (2016). La montagna perduta. Come la pianura ha condizionato lo sviluppo italiano. Franco Angeli Editore.
Immagine copertina e di anteprima: Agritur vitivinicolo "Maso Besleri" circondato da vigneti. Foto di Andreas (Val di Cembra, Trentino. 06 settembre 2022).