
20 giugno 2023

L’Amicizia Sociale: questo è il tema portante, la sfida, l’accostamento, tanto naturale quanto impossibile, al centro di una delle più famose Encicliche degli ultimi decenni, la “Fratelli Tutti” di Papa Francesco.
Sin dai tempi di Aristotele almeno, è universalmente riconosciuto che l’essere umano sia “forma di vita sociale” (Zoon Politikòn), che intesse la propria esistenza di relazioni e complessi costrutti di interazioni umane.
Tuttavia, come Alessandra Smerilli - docente di economia politica presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”, Consigliere dello Stato della Città del Vaticano - esplicita nell’iniziale “Guida alla lettura” dell’Enciclica, accostare il termine “Amicizia” con il vocabolo “Sociale”, inserendolo oltretutto nel contesto della “fratellanza”, è una vera rivoluzione, che si propone di delineare i contorni di un mondo Nuovo… perché più “umano”.
Laddove l’Amicizia è un concetto per sua natura selettivo (quando si dice “gli amici si scelgono”, al contrario dei parenti), definirla sociale è una rappresentazione quasi ossimorica, che ne amplia l’area semantica, estendendola alla società tutta. Se riflettiamo attentamente, tuttavia l’associazione non è così inconcepibile e trova una sua legittimità non solo se la inscriviamo nel solco della tradizione aristotelica (l’amicizia può essere data a chiunque, grazie alla natura sociale della nostra specie), ma anche inserendola nel contesto più ampio della fratellanza cristiana. Il comandamento dell’Amore, “Amatevi gli uni e gli altri” [1] o “Ama il prossimo tuo come te stesso” [2], rappresenta l’essenza di questo messaggio. L’Amicizia sociale istituzionalizza a livello laico un concetto insito nella natura evoluzionistica umana (come Aristotele aveva intuito) e nella teologia e ne amplia la portata, chiarendo ulteriormente le delimitazioni di quel prossimo cui dobbiamo tendere. Se nelle tradizioni ebraiche l’imperativo di amare l’altro era inteso come il proprio vicino, membro di una stessa nazione [3], con il giudaismo cresciuto fuori da Israele e il messaggio evangelico infatti i confini si estendono genericamente all’intera umanità e arrivano ora, con l’Amicizia sociale, a includere ben più di questo.
La fratellanza non è solo tra uomini ma è con e per il Creato, in piena tradizione francescana e in linea con i movimenti ecologici e di difesa dell’ambiente degli ultimi decenni. Ci troviamo di fronte forse alla presa di consapevolezza laica dei valori spirituali del Santo Patrono d’Italia, per la prima volta sistematizzati in un sistema pratico e teorico di indicazioni da una delle più alte autorità internazionali.
La chiara concezione espressa dal pontefice ci chiarisce infatti che siamo tutt’uno con il Creato. Il sodalizio è nell’armonia con il Pianeta Terra, di cui siamo parte integrante.
Non ci si salva da soli, dove il “da soli” è riferito non solo agli esseri umani, ma a tutto l’ecosistema animale e vegetale della Terra.
Non è possibile salvarsi da soli… e c’è di più: è necessario, per obbligo umano-naturale e non solo etico-morale, prendersi cura degli altri, dove gli altri, ancora una volta, sono tutti i viventi del nostro pianeta e l’umanità sofferente e non, indubbiamente.
Questo perché “l’esistenza di ciascuno di noi è legata a quella degli altri: la vita non è tempo che passa, ma tempo di incontro” [4]. Essere forme di vita sociali quindi è solo il primo passo: amare e curare, prendersi cura è la meta finale, che ci completa come umanità nuova.
La società odierna, invece, sembra volerci tenere in uno stato di immaturità, educandoci all’assenza delle relazioni, a un individualismo egoistico, che ci fa vedere nel prossimo un estraneo, un nemico, una perdita di tempo. Non vogliamo perdere tempo per “problemi altrui”: questi, ricorda Papa Francesco, sono “sintomi di una società malata” [5]. Un’ideologia consumistica di vita e anche delle relazioni, usa e getta, che non può non tradursi nella distruzione e nel crollo totale di tutto, una volta che gli inganni di questo sistema saranno svelati. Noi siamo i primi a essere a rischio, oltre l’ambiente.
Come afferma il Pontefice, allora “il “si salvi chi può” si tradurrà rapidamente nel “tutto contro tutti” ” di hobbesiana memoria. Dalla socialità dell’Amore divino a uno stato di natura incivile della guerra di tutti contro tutti [6].
Se questo è il trattamento che attualmente dedichiamo ai membri della nostra stessa specie, non stupisce che non vediamo le conseguenze sull’intero organismo vivente, di cui siamo cellula, parte integrante, ovvero il Pianeta.
È necessario abbracciare un nuovo modus vivendi, una nuova “dieta” di vita, la dieta della Cura della Terra, perché noi siamo la Terra: Essa è il nostro prossimo… più prossimo.
Essere suoi amici e fratelli, come San Francesco insegna nel famoso cantico, significa essere amici di noi stessi.
È necessario porre fine allo sfruttamento del pianeta e alla distruzione degli ecosistemi, umano in primis. Parole che risuonano nelle mente e nei cuori di molti da tempo e trovano finalmente sostegno in una delle figure istituzionali più autorevoli al mondo, in grado di non fermarsi a dire solo ciò che si deve o non si deve fare o a un’accurata analisi del presente, ma capace di delineare le linee guida concrete per il nostro futuro.
Nella sua Enciclica, Papa Francesco ci mostra la via per are un “salto verso un nuovo modo di vivere” dove scoprire “una volta per tutte che abbiamo bisogno e siamo debitori gli uni degli altri” [6].
Il primo passo? Seguiamo il saggio accorgimento del Pontefice e, d’ora in poi, chiediamo a noi stessi e a chiunque incontriamo, non solo “come ti chiami?” o “di cosa ti occupi/che lavoro fai?”, ma anche… “Di chi ti prendi cura?”
Interroghiamoci, diamoci una risposta e iniziamo adesso, se non c’è, a farlo.
Diffondiamo la domanda, come un dono necessario al nostro curriculum vitae di umani o, meglio, Abitanti, parte di questo straordinario Pianeta.
Ad maiora!
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Bibliografia:
[1] Vangelo secondo Giovanni: 15, 12
[2] Vangelo secondo Matteo: 22, 39
[3] Francesco, P. (2020). Fratelli tutti. Sulla fraternità e l’amicizia sociale. p 43
[4] Videomessaggio al TED2017 di Vancouver (26 aprile 2017): L’Osservatore Romano, 27 aprile 2017, p.7
[5] Francesco, P. (2020). Fratelli tutti. Sulla fraternità e l’amicizia sociale. p 46
[6] Francesco, P. (2020). Fratelli tutti. Sulla fraternità e l’amicizia sociale. p 33
Immagine copertina e anteprima: Paesaggio di Hallstatt, chiesa e lago. (GreenMarked, 2018)