
31 marzo 2023

Le ultime indagini sul traffico registrato nella città di Trento mostrano un dato molto preoccupante: il comune è interessato da quasi 30,000 veicoli equivalenti nelle ore di punta, per un totale di più di 320.000 veicoli equivalenti al giorno.In particolar modo, è il ferro che porta in città la maggior parte degli utenti (quasi 20,000) anche se la gomma pubblica, con i suoi 60,000 utenti giornalieri, regge molto bene. La quota di persone che si sposta nel Comune di Trento con la bicicletta, però, non supera il 9 % (valore ore di punta, solo spostamenti interni) quindi si evidenzia ancora un uso importante dell’auto [1].
Forte di queste osservazioni, il Comune di Trento ha approvato nel febbraio 2023 il Piano urbano della mobilità sostenibile (“PUMS”)ovvero un piano strategico volto a soddisfare la domanda di mobilità delle persone e delle merci in ambito urbano e periurbano con la finalità di migliorare la qualità della vita e delle persone. Il piano si unisce al suo piano di settore Biciplan che è finalizzato a definire gli obiettivi, le strategie e le azioni necessarie a promuovere ed intensificare l’uso delle due ruote sia come mezzo di trasporto quotidiano sia per le attività turistiche e ricreative. Il PUMS mira a ripensare la mobilità e rappresenta uno strumento strategico di pianificazione e programmazione relativo al sistema della mobilità locale e ai suoi rapporti con il territorio.
Il Piano prevede due scenari [2]: il primo è quello a breve termine (2026-2027) che va a coincidere con la conclusione della circonvallazione ferroviaria della città di Trento. Il PUMS prevede di potenziare i parcheggi di interscambio collocati in quadranti strategici, supportando le “cerniere di mobilità” con con una rete di mobilità dolce interconnessa con il sistema del trasporto pubblico. Nel medesimo tempo, verranno realizzate piste ciclabili e attivati percorsi pedibus per i bambini della scuola primaria oltre all’eliminazione dei due passaggi a livello della tratta Trento-Malè. A corollario, saranno installate nuove colonnine di ricarica elettrica e le nuove aree a tariffazione agevolata per i monopattini elettrici. Infine, la sosta su strada sarà delocalizzata in aree meno pregiate in modo da recuperare spazi per la mobilità soft.
Lo scenario di medio periodo (2031-2032) si concentra sulla storica linea ferroviaria del Brennero, la quale verrà interrata. Inoltre, si prevede l’attivazione di linee Bicibus, sistemi di info-utenza per gli utenti del trasporto privato e pubblico e interventi di mobilità smart.
Gli obiettivi del Piano mostrano come Trento miri a diventare una città veramente sostenibile. Basta infatti pensare all’importanza data al tema delle reti e alle loro connessioni che cresceranno significativamente grazie alla costruzione della circonvallazione ferroviaria, l’interramento della ferrovia del Brennero e l’abbassamento del piano del ferro della Trento-Malè. È auspicabile che il capoluogo trentino diventi un modello per tutti gli altri centri urbani della Provincia.
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Riferimenti bibliografici:
[1] Comune di Trento, 2021. Redazione del Biciplan, del Masterplan della Mobilità e del Piano urbano della mobilità sostenibile. Rapporto di Sintesi, Fase 1: 110 pp.
[2] Comune di Trento, 2021. Redazione del Biciplan, del Masterplan della Mobilità e del Piano urbano della mobilità sostenibile. Rapporto di Sintesi, Fase 2: 294 pp.
Immagine copertina e di anteprimala stazione di Trento. Free-source photo by Jakub Hałun – Own work, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=16085845