Un succo appiccicoso mi macchia di viola gli avambracci e io sono in equilibrio su un piede solo, allungandomi il più possibile per raggiungere una bacca dall'aspetto particolarmente invitante tra i rami più in alto. Le grandi foglie del gelso ci proteggono dai passanti, eppure una spettatrice riesce ancora a inciampare dalla sua bicicletta quando il suo sguardo indagatore all'indietro verso due ventenni su un albero si spinge un po' troppo in là. La chioma si estende, ospitandoci sotto la sua enorme struttura a ombrello. Una bacca su due finisce nella bottiglia usata come contenitore di fortuna, soddisfacendo sia le nostre pance sia il progetto di essiccarne un po' per dopo. Di tanto in tanto, una mi sfugge di mano e cade a terra.

La leggenda narra che nel terzo millennio a.C. la principessa cinese Lei Zu stava bevendo una tazza di tè, quando qualcosa le cadde nella bevanda. Un bozzolo di baco da seta era caduto da un gelso vicino e, mentre lo tirava fuori, notò che il bozzolo aveva iniziato a disfarsi a causa del calore del tè [1]. La scoperta della fibra di seta da parte dell'uomo ha portato all'addomesticamento dei bachi da seta Bombyx mori L., il baco da seta del gelso, l'unico invertebrato interamente addomesticato al mondo [2]. È probabile che questa specie sia stata addomesticata a partire dal baco da seta selvatico Bombyx mandarina M. circa 5000 anni fa [2].

Come tutte le farfalle e le falene (ordine dei Lepidotteri), i bachi da seta attraversano un ciclo di metamorfosi in quattro fasi: uovo, larva, pupa e adulto. Tutto inizia con l'uovo, o meglio, da tre o quattrocento uova, da cui si schiudono le larve dei bruchi [3]. Le larve si nutrono di molte foglie di gelso. I bachi da seta amano particolarmente il gelso bianco, Morus alba L., per via dell'elevato contenuto proteico delle foglie. Al contrario, gli esseri umani tendono a preferire il gelso nero, Morus nigra L., per la maggiore concentrazione di flavonoidi nelle bacche [4]. Durante il loro ciclo di 2-3 settimane, le larve compiono quattro mutazioni, passando dal mangiare foglie sminuzzate a quelle intere man mano che crescono [3]. Durante lo stadio larvale, i bruchi sviluppano ai lati del corpo lunghe ghiandole di seta simili a sacche. Queste ghiandole, che sono in realtà ghiandole salivari modificate, producono la seta utilizzata per la filatura dei bozzoli. La spinneret, una struttura simile a un uncino, consente di estrarre la seta dalle ghiandole interne [3].

Nella fase pupale, il bruco, un tempo vorace, cessa la sua frenesia alimentare e inizia a secernere un fluido appiccicoso attraverso lo spinneret, che si indurisce con l'esposizione all'aria creando un sottile filamento di seta. [3]. La larva fa ruotare la seta intorno a sé, tessendo un bozzolo avvolgente nel giro di pochi giorni [5]. Il filamento interno del bozzolo è un unico filo continuo che può misurare fino a 900 metri di lunghezza! All'interno del rifugio della sua nuova casa, la larva del bruco subisce una metamorfosi, trasformandosi silenziosamente in falena in sole 2-3 settimane. Quando è pronta, la falena adulta secerne un fluido alcalino per ammorbidire un'estremità del bozzolo ed emerge [3]. Non molto tempo dopo la comparsa, gli adulti si accoppiano, depongono le uova e muoiono. 

Fig. 1: Larve di baco da seta su una foglia di gelso circondata da frutti (Gorkaazk. 2010). Immagine di fonte libera da Wikimedia Commons.

Questo incredibile processo naturale crea una fibra il cui uso ha avuto un impatto profondo sul mondo. Oltre a vestire una vasta popolazione cinese, la produzione di seta durante la dinastia Han (130-100 a.C. circa) ha dato origine a rotte commerciali attraverso l'Asia centrale e l'Europa [6]. Queste vie commerciali furono in seguito denominate Via della Seta da Ferdinand von Richthofen nel 1877 d.C., a causa del loro uso preminente per il commercio della seta [6]. La Via della Seta ha svolto un ruolo importante nello scambio di religione, idee e commercio tra Oriente e Occidente. Si potrebbe dire che l'umile binomio gelso-baco da seta abbia contribuito a dare il via a un importante scambio tra mondi culturali e geografici diversi. Dallo spinneret che gira, è uscito un prodotto per una globalizzazione che rende più ricca l'umanità [7].

All'inizio, e per molto tempo, la produzione di seta fu un segreto fortemente custodito. I traditori e le spie potevano essere uccisi, se avessero spifferato tutto [6]. Poi, intorno al 440 d.C., un'altra principessa cinese infilò uova di baco da seta e semi di gelso nel suo copricapo. Viaggiò verso ovest fino a un regno ai margini del deserto di Taklimakan, dove consegnò le chiavi della produzione della seta al re di Khotan [8]. Non fu l'unica a diffondere il segreto. I contrabbandieri di bachi da seta, sotto forma di monaci nestoriani, portarono le uova nell'antica Grecia intorno al 550 d.C. [6]. La produzione di seta, o sericoltura, si era già trasferita anche in Corea, Giappone, India, Iran e nei regni islamici del Mediterraneo [6]. Nel 900 d.C. la sericoltura era già in funzione in Europa. In Italia sono sorti importanti centri di sericoltura a Lucca, Genova, Firenze e Venezia utilizzando frutteti di gelso bianco per l'alimentazione dei bachi da seta [6].

Dal commercio globale e dai preziosi mangimi alla delizia delle bacche e alla cura artistica (L'albero di gelso fu disegnato da Vincent van Gogh durante la sua permanenza in un ospedale di cura mentale), la chioma a ombrello del gelso si estende a dismisura. Uno studio della Libera Università di Bolzano sul verde urbano mette in evidenza il gelso nero come una specie particolarmente preziosa per raffreddare la città, grazie all'effetto termoregolatore delle loro chiome [9]. Dai rami alti del gelso fluviale, scorgo una signora in basso, che banchetta con le bacche dell'albero vicino. Alla luce del sole, con gli occhi ombreggiati dall'ampia tesa di alcune foglie, sembra in pace, con il viso rivolto verso le gocce di frutta che cadono. Anche gli uccelli sono felici: uno stormo di colombe svolazza in basso, felice di unirsi al banchetto.

Bibliografia:

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Immagine copertina: Mulberry trees along the Isarco in Bolzano. Bolzano, Jul 2024. Jennifer Lüdtke.

Immagine copertina: Larve di baco da seta su una foglia di gelso circondata da frutti (Gorkaazk. 2010). Immagine di fonte libera da Wikimedia Commons.