
07 febbraio 2023

I tre pilastri della sostenibilità
Con le rivolte antidemocratiche del mese scorso alle spalle, i nuovi ministri brasiliani dell'Ambiente e delle Finanze, Marina Silva e Fernando Haddad, al World Economic Forum di Davos hanno commentato l'agenda ambientale del paese [1].
Silva ha sottolineato che i piani del governo insediato mirano ad affrontare i problemi ambientali nazionali in modo trasversale, come previsto dalla campagna 2022 del Presidente Lula. L’'ambiente è stato posto sotto un asse interdisciplinare chiamato "Sviluppo economico e sostenibilità socio-ambientale e climatica" [2]. Secondo Silva, il Brasile vuole affrontare contemporaneamente la disuguaglianza sociale e la protezione ambientale, e sottolinea che "sostenibilità non è solo economica o ambientale, ma anche sociale".
La vittoria di Lula è stata accolta con un forte sostegno internazionale, che sarà indispensabile per la ripresa sociale e ambientale del Paese. Un'iniziativa cruciale riguarda il Fondo Amazzonia, che un tempo era la strategia nazionale principale per la riduzione delle emissioni dei gas serra derivanti dalla deforestazione e dal degrado forestale (REDD+) [3]. Da giugno 2019, i due comitati che ne costituivano la governance– il Comitato Direttivo del Fondo Amazzonia (COFA) e il Comitato Tecnico del Fondo Amazzonia (CTFA) – non sono più operativi. Di conseguenza, i paesi sostenitori non hanno più erogato contributi e non sono più stati approvati nuovi progetti. Nonostante ciò, i progetti già in corso all'epoca hanno continuato le loro attività.
Il Fondo è finalizzato a sviluppare azioni che riducano volontariamente la deforestazione dell'Amazzonia e di altri biomi. A tal proposito, sostiene progetti con misure di prevenzione, monitoraggio e promozione della conservazione e dell'uso sostenibile dell'Amazzonia brasiliana in diverse aree tematiche, quali:
- Gestione dei boschi pubblici e delle aree protette;
- Controllo, monitoraggio e ispezione ambientale, gestione forestale sostenibile;
- Attività economiche derivanti dall'uso sostenibile della vegetazione;
- Zonazione ecologico-economica (ZEE), pianificazione territoriale e regolarizzazione del possesso fondiario;
- Conservazione e uso sostenibile della biodiversità e recupero delle aree disboscate [4].
Sviluppo sociale
Un importante aspetto sociale del Fondo Amazzonia è il suo sostegno alle comunità tradizionali nella regione amazzonica, comprese le popolazioni indigene, gli estrattivisti e le comunità ripariali Ad esempio, 28 progetti su 102 che beneficiano del fondo sono direttamente collegati alle popolazioni indigene. Molti di questi mirano a promuovere la sicurezza alimentare (produzione di cibo per autoconsumo) dei popoli tradizionali. “Sostengono l'implementazione di sistemi agroforestali, la firma di accordi di pesca, l'installazione di unità di trasformazione per prodotti di socio biodiversità, la certificazione di origine, la formazione e lo sviluppo di piani aziendali, nonché la ricerca per sviluppare nuovi prodotti derivati dai frutti, dai semi e dai composti bioattivi della flora amazzonica” [4].
Uno dei progetti sostenuti dal Fondo Amazzonia è il Fondo Kayapó. I territori di Kayapó comprendono circa 11 milioni di ettari e si trovano a sud del Pará e a nord del Mato Grosso. I territori sono centrati nella regione conosciuta come l'Arco del Disboscamento, famosa per gli alti tassi di disboscamento dovuti all'avanzamento della frontiera agricola verso la foresta. Il Fondo Kayapó mira a sostenere i progetti delle organizzazioni indigene che operano in questa regione con particolare attenzione alla conservazione della biodiversità, alla protezione del territorio, allo sviluppo di attività produttive sostenibili e al rafforzamento della rappresentanza politica dei leader.

Fig. 1: Semi di Cumaru essiccati (Fred Benenson. 01 febbraio 2007). [Fonte: Wikipedia]
Il popolo Kayapó tradizionalmente usa e commercia i semi di Cumaru. Le popolazioni indigene usano i semi di Dipteryx odorata come antidolorifico. Un breve documentario finanziato dal Fondo Kayapó mostra come i Kayapó raccolgono, selezionano e preparano i semi prima di venderli. Grazie alla sua fragranza unica, il seme viene utilizzato in cosmetici, saponi e come medicinale per scopi diversi.
I progetti finanziati dal Fondo Amazzonia mirano ad aiutare i popoli tradizionali brasiliani a uscire dalla crisi alimentare e sanitaria attraverso la conservazione della biodiversità.
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Bibliografia:
[1] Uchoa, P. and Beltran, L. World Economic Forum. Davos 2023: Brazil on a new economic and environmental roadmap. Retrieved on 28 January 2023 from https://www.weforum.org/agenda/2023/01/key-takeaways-on-brazils-new-roadmap-davos2023/
[2] Tribunal Superior Eleitoral – TSE. Luís Inácio Lula da Silva government proposal in 2022. Retrieved on 23 October 2022 from: https://divulgacandcontas.tse.jus.br/candidaturas/oficial/2022/BR/BR/544/candidatos/893498/5_1659820284477.pdf
[3] May, H.P. et al (2016). The context of REDD+ in Brazil, Drivers, actors and institutions – 3rd Edition, pp 57 – 76. Retrieved on 28 January 2023 from https://www.cifor.org/publications/pdf_files/OccPapers/OP-160.pdf
[4] Amazon Fund. Activity Report 2021. Retrieved on 29 January 2023 from https://www.fundoamazonia.gov.br/export/sites/default/en/.galleries/documentos/rafa/RAFA_2021_en.pdf