27 dicembre 2021
Diffondere il sapere, il know-how e gli strumenti dell’agroecologia in Trentino è il cuore della missione del progetto “Environmental Blogging Boost 4 Students”, realizzato congiuntamente dall’Associazione Alla Ribalta, A.P.S., e dal GreenMarked Team grazie al finanziamento del Consorzio dei Comuni della Provincia di Trento BIM dell'Adige.
Consci del fatto che non esista una ricetta perfetta universalmente valida per tutti da seguire [1], il Team ha iniziato a percorrere la sua strada: la creazione di una formula, che permetta alle nuove generazioni di riappropriarsi di quella conoscenza secolare (certamente aggiornata con le più moderne scoperte scientifiche) ormai quasi estinta tra i più giovani.
Si crea così un forte binomio strategico: evitare la scomparsa della conoscenza, per prevenire l’estinzione della ricchezza naturale. In altri termini, promuovere la cultura ecologica, nelle sue applicazioni pratiche e teoriche, per rafforzare e far prosperare il territorio.
Territorio che include e vede anzi come protagoniste non solo le dinamiche ecologiche, ma anche quelle d’impresa, nelle quali si concretizza la ricchezza della Regione e delle generazioni future.
La realtà progettuale mostra l’importanza di questo snodo fondamentale, con una profonda analisi degli stakeholders [2], svolta dal Team per fotografare, analizzare e valutare l’impatto di tutte le istituzioni e associazioni, coinvolte in questo processo direttamente e indirettamente nel settore dell’agroecologia (a favore o contro).
L’obiettivo è dunque quello di diffondere la conoscenza e le applicazioni agroecologiche in Trentino presso la popolazione, in particolar modo in tutti gli enti chiave individuati, per accrescere e non dissipare la ricchezza di un territorio, di una popolazione che potrebbe vedere invece progressivamente erodersi i propri profitti e risultati. Sia per gli imminenti cambiamenti ambientali (che già colpiscono diverse aree agricole del mondo e non solo) sia per la perdita di efficacia dei metodi di coltivazione attuale, da riaggiornare al passo con le più moderne (ri)scoperte scientifiche.
Per raggiungere l’obiettivo promosso, sarà ora illustrata una Roadmap sintetica, ovvero una concreta proposta di pianificazione e realizzazione del lavoro a tappe. La nomineremo la Roadmap dei “Cinque Fili d’Oro”, un richiamo alla semplicità e alla ricchezza della spiga di frumento: cinque semplici passi per aiutare a far prosperare il territorio.
In sintesi: Semina, Germoglio, Crescita, Networkoria e Germinazione.
La Semina sta alla fase di Ricerca e Pianificazione, comprensiva della valutazione di costi e benefici, delle energie e delle risorse umane e tecnologiche necessarie alla buona realizzazione del progetto, con un accorgimento sulla propria “tolleranza al rischio” imprenditoriale. Fin dove ci si può spingere, quali sono le strade migliori da scegliere e gli enti con cui instaurare un dialogo. Se il progetto non dovesse riscuotere il successo preventivato, si sarebbe in grado di sopportarlo e per quanto?
L’analisi degli stakeholder e i primi contatti presi con varie istituzioni (tra cui alcune entità scolastiche trentine) mostrano quanto il GreenMarked Team abbia già molto lavorato su questa prima tappa, testando sul campo le sue idee, la tolleranza al rischio, la sua capacità di profondere energie e di poter contare su una valida e fidata rete di collaboratori, per svolgere molteplici iniziative: dai numerosi corsi di formazione al coinvolgimento degli studenti con la scrittura di alcuni articoli.
In questo senso, la prima fase si è fusa, si è sviluppata simultaneamente alla seconda. Queste cinque fasi non sono infatti da intendere come separate a compartimenti stagni, ma percorribili su flussi di sviluppo paralleli. La flessibilità è infatti un elemento importante in una realtà in perenne mutamento come quella attuale ed è necessario, se non obbligatorio, ripassare per la progettazione, arricchendo di nuovi elementi il lavoro, come accaduto in seguito agli eventi pandemici per la nuova opportunità sopraggiunta di divulgazione online.
Come si sarà quindi inteso, il Germoglio è la fase di Test delle idee e testing dei dati raccolti. La prima prova a un pubblico selezionato, in questo caso concretizzatasi nei lavori svolti con alcune scuole o gruppi di formazioni ristretti, dove si è potuto verificare l’efficacia delle scelte compiute.
A essa segue la Crescita, ovvero lo Sviluppo della progettazione, il momento più importante, che sta attualmente affrontando il Team. Tutte le ricerche e i feedback sinora ricevuti devono essere integrati per implementare e rivedere il progetto, andando a rispondere a bisogni più specifici, laddove siano emersi. In questa fase, la vocazione sociale del progetto prevede inevitabilmente la cura delle relazioni già esistenti, con la creazione di sempre nuovi contatti a tutti i livelli delle realtà selezionate, in modo capillare: dagli organi dirigenziali, ai referenti progettuali, agli operatori (che siano impiegati, volontari, corpo docenti) sino all’utenza di riferimento (associati, studentato…). È necessario ampliare il proprio bagaglio di utenza: non si deve quindi passare soltanto attraverso l’individuazione e il contatto mirato di alcune figure chiave di ogni ente (importante nella fase iniziale), ma si deve puntare a far sì che tutte le persone conosciute, di ogni singolo ente, sviluppino la possibilità di essere veicolo di nuove opportunità. Coinvolgerli a tal punto che ognuno possa e voglia giocare un ruolo chiave nella diffusione del progetto, da sentire come parte della propria quotidianità e del proprio futuro.
Il metodo da utilizzare per raggiungere ciò non è solo dato da un attento scambio verbale, ma dalla costruzione di una relazione di fiducia, una presenza costante, con iniziative ed eventi che coinvolgano direttamente gli interessanti. Diventare un punto di riferimento. Sia all’interno di quelle stesse istituzioni, sia al loro esterno, con attività informali e di positivo e concreto coinvolgimento, dove si possano vedere soddisfacenti risultati raggiunti.
A partire dai ragazzi, che devono voler diffondere e partecipare ai progetti e agli eventi, come se andassero a sport o a svolgere le loro attività preferite. In questo, la componente giovanile del Team ha un grandissimo vantaggio generazionale e può porsi come figura di riferimento diretta, senza intermediari. Lasciando magari rivisitare e contaminare alcune idee agroecologiche con la mentalità giovanile corrente, per renderle a loro più familiari. Si tratta di una sottofase di stress test di validazione della progettualità, che porta a sviluppare nuovi percorsi, nuove idee da testare, per farle applicare dai ragazzi.
Non solo, per esempio, con nuove tematiche e linguaggi per il blog [3], ma con iniziative trasformative del mondo reale e/o virtuale. Attirare a sé i media con il risultato delle proprie azioni e non (solo) andarli a ricercare tramite le Istituzioni. Attirare a sé nuovi finanziamenti (anche grazie ai media) e non (solo) andarli a cercare. La Crescita necessita di questo cambio di prospettiva, realizzabile soltanto con la massima e incondizionata Fiducia nel progetto.
Anche il quarto Filo d’Oro sorge così spontaneamente in parallelo al terzo: la Networkoria, dall’inglese Network, “rete”, e dal greco antico Koreo, “portare”. Questa parola prende spunto dal linguaggio botanico, con cui si fa riferimento alla diffusione del seme, ovvero a come le piante propagano e fanno prosperare la loro specie. Essendo in ambito agroecologico, la proliferazione delle idee del Team e la conseguente ricchezza, che ne trae il territorio, non è portata né dal vento, né dall’acqua o dagli animali, ma dal “network effect”, la modalità esponenziale di proliferazione di un’idea nel regno umano. Più persone parlano del progetto, costruiscono, creano su di esso nuove iniziative, più esso si diffonde a cascata, in modo esponenziale, moltiplicandolo, non come semplice somma. Ogni attore coinvolto dovrà essere quindi invitato non solo a essere protagonista e diffondere le attività, ma a creare propri progetti, con i quali coinvolgere amici e famigliari. Questo permetterà di entrare quindi nelle case e nelle famiglie delle persone, allargando la propria utenza, non più selezionata. Il passaggio richiederà un’attenta valutazione dell’impatto del processo, con un ritorno ai e un’eventuale riprogettazione dei tre Fili d’Oro precedenti (sempre tutto in parallelo). Energie profuse, costi e benefici, rischi saranno in ordini di grandezza totalmente differenti.
A questo punto si potranno valutare soluzioni di retribuzione delle iniziative più efficienti, per sostenere una struttura associativa sempre maggiore e azioni sul territorio sempre di maggior impatto.
Rivalutata e ricalibrata la struttura d’insieme, si arriverà quindi inevitabilmente al Lancio finale del progetto, aperto al grande pubblico, pronto per sostenere l’impatto di un carico di utenza non solo regionale, ma nazionale. Questo è l’ultimo Filo d’Oro, la Germinazione: la concretizzazione di un modello progettuale dinamico, aperto, efficace e flessibile, che sarà esportabile in ogni tipo di ambiente, che sarà esportabile in ogni tipo di ambiente.
Riferimenti bibliografici:
[1] Tosoni, J. (2018, December 22). Environmental NGOs’ dilemma. GreenMarked. https://greenmarked.it/ngodilemma
[2] Miller, M.L. (2021, October 29). A stakeholder analysis to spread agroecology in Trentino. GreenMarked. https://greenmarked.it/trentino-agroecology-stakeholder-analysis/
[3] GreenMarked Team (2021, November). Eco-battles picture stories. GreenMarked. https://greenmarked.it/eco-battles-picture-stories/
Immagine di copertina e di anteprima: spighe di frumento. Foto free-source.
Questa relazione è parte del progetto "Environmental Blogging Boost 4 Studentsfinalizzato all’incremento della diffusione di conoscenze e pratiche agroecologiche nonché quelle per l'utilizzo sostenibile delle risorse idriche in Trentino. Il progetto è ufficialmente sostenuto dal Consorzio dei Comuni della Provincia di Trento B.I.M. dell’Adige (provvedimento concessione n. 100 del 09/06/2021).