04 dicembre 2021
Il Trentino ha una precipitazione media annua di più di 1000 mm con ovvie differenze spazio-temporali tra le diverse zone della Provincia. Complessivamente, il volume annuo di acqua proveniente da precipitazioni atmosferiche ammonta a 11,7 miliardi di m3 poiché 2,3 miliardi vengono persi per evaporazione ed evapotraspirazione [1]. Il Trentino conta circa 14.000 punti di raccolta, che catturano acqua da sorgenti e pozzi, da corsi d'acqua (fiumi e laghi) e dal sottosuolo. A questi si aggiungono i numerosi "laghi artificiali" (bacini idrici), creati a scopo idroelettrico per sopperire al sempre crescente bisogno di acqua. Essi forniscono 394 milioni di m3 d'acqua che rappresentano l'8 % del fabbisogno totale. Mettendo a confronto il Trentino con il resto del mondo si evince che nonostante la superficie irrigata rappresenti solo il 20 % della superficie coltivata, essa contribuisce a circa il 40 % della produzione agricola “artificial lakes” (reservoirs) that have been set up for hydroelectric purposes to supply for the ever increasing need of water. They provide for 394 million m3 of water which accounts for 8 % of the needs. Just to compare Trentino with the “rest of the world”, while irrigated land accounts for only 20 % of the global cultivated area, it contributes to about 40 % of crop production [2]. Questi numeri dimostrano che il Trentino gode di una buona disponibilità di acqua ma negli ultimi anni, e soprattutto nelle zone vallive, la situazione ha iniziato a peggiorare a causa dei cambiamenti dei regimi meteorologici e climatici.
Fig. 1: laghi e bacini idrici artificiali sono importanti punti di estrazione acqua in Trentino (foto di shogun su Pixabay).
Diversi rapporti di Meteotrentino testimoniano che gli ultimi due anni sono stati più caldi e secchi. Il 2019, per esempio, è stato il secondo anno più caldo mai registrato dopo il 1850, e, confrontando i dati odierni con quelli del periodo 1961-1990, il Trentino ha registrato un incremento delle temperature superiore a 1,5 - 2 °C. Il 2020 non è da meno: i dati mensili evidenziano temperature più alte (soprattutto in autunno) e precipitazioni più basse, così come i primi mesi del 2021. In particolar modo, marzo 2021 è stato caratterizzato da venti particolarmente forti e zero precipitazioni. Questo si traduce inevitabilmente nei regimi climatici globali più caldi e secchi, a dimostrazione del fatto che il Trentino non è diverso da altre zone italiane e del resto del mondo [3].
Nonostante la complessità della situazione, dobbiamo prevedere e pianificare una strategia versatile che prenda in seria considerazione i nuovi regimi metereologici e sviluppi nuovi modelli meteorologici, che proponga alternative all’estrazione dell'acqua da fonti comunemente usate nell'irrigazione e che renda l'irrigazione più sostenibile (per esempio, migliorando l’efficienza idrica delle colture). Una possibile strategia potrebbe essere la coltivazione di colture meno idro-esigenti e di varietà che richiedano meno irrigazione. L'irrigazione, in più, dovrà diventare più efficiente attraverso la digitalizzazione e la conversione a metodi sostenibili (irrigazione a goccia, micro-irrigazione e irrigazione di precisione). Una strategia articolata come questa dovrà basarsi su fondi e accordi tra i diversi stakeholder ma soprattutto sull’incentivazione di un'educazione ecologica sia nel settore pubblico che privato, agendo specialmente sulle giovani generazioni. La politica agraria comune (PAC) può certamente essere la via risolutiva principale. Mentre per gli agricoltori convenzionali “irrigazione sostenibile” è comunemente vista come un tipo di irrigazione che fornisce accesso ininterrotto alle risorse idriche a un prezzo che non superi il proprio reddito marginale (chiaramente ignorando delle esternalità ambientali), dal punto di vista delle risorse idriche, un tipo d’irrigazione è sostenibile se non determina l’esaurimento delle riserve di acqua dolce o dei flussi ambientali [4]. È dunque fondamentale tener sempre conto del forte legame tra il territorio e l’agricoltura, espresso attraverso la valutazione dello stato ecologico dei corpi idrici e dal rischio idraulico.
Fig. 2: l'irrigazione a goccia può essere utilizzata in diverse forme di allevamento della vite e rappresenta un tipo d'irrigazione più ecosostenibile (figura elaborata dalle fotografie di Markus Winkler su Unsplash e Fotokalde su Pixabay).
L'agricoltura è un settore importante nell'economia trentina e storicamente gli imprenditori agricoli trentini sono sempre riusciti a coltivare la terra in una maniera tale da garantire una prospera produzione agricola e contemporaneamente la conservazione del territorio. Questo delicato connubium è rimasto in atto per parecchi anni ma ora la crisi climatica richiede interventi maggiori, che saranno possibili grazie all'attuazione dell'Agenda 2030 e degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Con grandi sforzi, il Trentino ha potuto attuarli attraverso la definizione di una strategia provinciale per lo sviluppo sostenibile e in particolare per l’Obiettivo n. 6, riferito all'Acqua (Acqua pulita e servizi igienico-sanitari). La partecipazione dei cittadini e delle parti interessate nell’attuazione dell’Agenda ha permesso di suggerire alcune priorità per gli anni futuri, diventando così una pietra miliare e un esempio virtuoso per un loro maggiore coinvolgimento nella res publica [5]. Ecco alcune idee per rendere l’uso dell'acqua in Trentino più sostenibile:
• Razionalizzare l'uso dell'acqua nei settori che ne utilizzano molta, come l'agricoltura, incentivando un’attenzione comune al suo uso sostenibile. Questa azione partirebbe da un'adeguata educazione delle parti interessate.
• Promuovere una cultura comune provinciale dell'acqua coinvolgendo i cittadini attraverso iniziative significative (per esempio, eventi di citizen science). Questo istruirebbe il pubblico all’importanza e alla necessità di preservare questa preziosa risorsa.
• Migliorare la disponibilità e l'accessibilità dei dati sull'acqua nel territorio, coinvolgendo tutte le parti interessate. Tale miglioramento aiuterebbe a promuovere nuovi studi di monitoraggio e ricerca.
• Misurare ed esaminare l’estrazione d’acqua da parte dei privati e richiedere loro lo sviluppo di azioni e iniziative a beneficio del territorio per promuovere, ancora una volta, l'importanza dell’acqua e di una buona e sostenibile gestione delle risorse idriche.
Fig. 3: tipici meleti in Trentino - Alto-Adige nel periodo invernale (foto di 12019 su Pixabay).
Riferimenti bibliografici:
[1] Provincia Autonoma di Trento (2006) Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche.
[2] Chartzoulakis K. and Bertaki M. (2015) Sustainable water management in agriculture under climate change. Agric. Agric. Sci. Procedia 4, 88-98.
[3] Meteotrentino (2019, 2020, 2021) Analisi metereologica mensile.
[4] Borsato E., Rosa L., Marinello F., Tarolli P. and D’Odorico P. (2020) Weak and strong sustainability of irrigation: a framework for irrigation practices under limited water availability. Frontiers in sustainable food systems 4, 1-16.
[5] Provincia Autonoma di Trento (2021) Report del processo partecipativo con cittadinanza ed associazioni Trentino Agenda 2030.
Questo articolo fa parte del progetto “Environmental Blogging Boost 4 Students”, finalizzato all’incremento della diffusione di conoscenze e pratiche agroecologiche nonché quelle per l'utilizzo sostenibile delle risorse idriche in Trentino. Il progetto è ufficialmente sostenuto dal Consorzio dei Comuni della Provincia di Trento B.I.M. dell’Adige (provvedimento concessione n. 100 del 09/06/2021).