12 novembre 2021
L'estate 2021, in Centro Europa, sarà probabilmente ricordata per i prossimi anni come “l'estate delle alluvioni”. Dal 13 al 18 luglio violenti temporali hanno fatto cadere 150-200 mm di pioggia in 24 h, riempiendo i corsi d'acqua locali che, traboccando, hanno spazzato via auto, case, alberi e provocato frane oltre che a numerose colate di terreno.
Secondo i giornali, più di 200 persone in Germania, Lussemburgo, Belgio e Paesi Bassi hanno perso la vita in questo tragico evento. Migliaia sono risultate invece le persone ferite e sfollate. Il 18 luglio, la cancelliera tedesca - Angela Merkel - ha visitato la città di Adenau apostrofando l'evento come: "Terribile, la lingua tedesca riesce a malapena a descrivere la devastazione" [1]. Inoltre, Svizzera, Austria, Italia, Francia, Regno Unito e Repubblica Ceca hanno subito danni minori, ma comunque rilevanti, dalla tempesta [1].
La crisi climatica è certamente una delle principali cause di questa grande fatalità.
L'area colpita dalla tempesta
Questa volta sono stati i fiumi Reno, Meuse e i loro affluenti i maggiori responsabili dei danni. Per fare alcuni esempi della devastazione che hanno portato, nell’area metropolitana di Liegi, un’importante città belga, è stato chiesto ai cittadini di evacuare completamente dalle proprie abitazioni persino nel centro della città. La stessa richiesta è stata avanzata anche nella provincia olandese del Limburgo e in molti altri comuni delle zone colpite.
Peggio ancora, ad Ahrweiler, un distretto della Germania nord-occidentale, il fiume Ahr, un affluente del Reno, ha distrutto 20 dei 35 ponti situati lungo il suo percorso. Inoltre, una serie di allagamenti improvvisi ha completamente inghiottito il villaggio di Schuld [2].
A lungo dopo l'evento, la stampa internazionale ha pubblicato le immagini tragiche di questo enorme disastro; qui le più suggestive.
I satelliti dell’ESA (l’Agenzia Spaziale Europea) e della NASA hanno scattato alcune foto dell'evento, foto capaci di descrivere perfettamente la straordinaria potenza di questa alluvione. La figura 1 mostra l'effetto della piena nell'area circostante la città di Roermond nei Paesi Bassi. La foto a sinistra è stata scattata il 16 luglio, potrebbe essere intitolata “la quiete prima della tempesta”. La foto a destra mostra invece l'area inondata subito dopo l'evento: questa è stata scattata il 18 luglio 2021.
Fig. 1: l'area di Roermond, nei Paesi Bassi, è stata completamente inondata dai fiumi Mosa e Roer [3]. Immagine: NASA, Osservatorio della Terra, 2021.
Il ruolo della crisi climatica
La letteratura scientifica riconosce che le esondazioni non sono una novità per i fiumi dell'Europa centrale. Quest'ultimo avvenimento ricorda infatti le alluvioni del 2006 e del 2013 verificatesi però nei bacini dell'Elba e del Danubio [2]. Solitamente eventi di tale intensità accadono con un intervallo di ricorrenza di 500 - 1000 anni; tuttavia, la stima di tale intervallo è calcolata analizzando le ricorrenze storiche e il riscaldamento globale attuale sta alterando le condizioni meteorologiche locali, incrementando il numero di eventi estremi in tutto il mondo [4]. Ciò significa che le serie fondate sui dati nel passato potrebbero non essere più attendibili negli anni a venire.
Le alluvioni dell’estate 2021 sembrano avere una correlazione diretta con le ondate di calore che hanno colpito il Pacifico nord-occidentale e il nord Europa a giugno e inizio luglio. Infatti, maggiore è la temperatura dell'atmosfera, maggiore è la quantità di vapore acqueo assorbito e, di conseguenza, la quantità di pioggia che cadrà [1].
Inoltre, il riscaldamento globale pare possa influenzare anche la corrente a getto dell'emisfero settentrionale, portando in futuro a più frequenti successioni di lunghi periodi di siccità seguiti da forti piogge [2]. Il collegamento è ancora incerto ma suggerito dalle recenti anomalie meteorologiche.
Se un effetto del riscaldamento globale non è ancora dimostrato non significa sia inesistente. Le parole del prof. Carl-Friedrich Schleussner, capo della sezione di scienze climatiche presso il Climate Analytics e ricercatore presso la Humboldt-Universität di Berlino, spiegano perfettamente perché analizzare gli effetti ancora ignoti del riscaldamento globale sia cruciale in momenti come questo [1]:
"La vera domanda non è se il cambiamento climatico abbia contribuito all'evento, ma piuttosto quanto abbia contribuito”.
Riferimenti bibliografici:
[1] 2021 European floods. (2021). In Wikipedia. https://en.wikipedia.org/w/index.php?title=2021_European_floods&oldid=1054159466
[2] JBA. (n.d.). Summer Floods in Europe 2021. Retrieved November 12, 2021, from https://www.jbarisk.com/flood-services/event-response/summer-floods-in-europe-2021/
[3] Dauphin, L. (2021, July 19). Deadly Floods Surprise Europe [Text.Article]. NASA; NASA Earth Observatory. https://earthobservatory.nasa.gov/images/148598/deadly-floods-surprise-europe
[4] Becker, A., & Grünewald, U. (2003). Flood Risk in Central Europe. Science, 300(5622), 1099–1099. https://doi.org/10.1126/science.1083624
Questo articolo fa parte del progetto “Environmental Blogging Boost 4 Students”, finalizzato all’incremento della diffusione di conoscenze e pratiche agroecologiche nonché quelle per l'utilizzo sostenibile delle risorse idriche in Trentino. Il progetto è ufficialmente sostenuto dal Consorzio dei Comuni della Provincia di Trento B.I.M. dell’Adige (provvedimento concessione n. 100 del 09/06/2021).