5 agosto 2022

Si è concluso nel migliore dei modi in data 15 luglio 2022 attraverso giornata di seminario e condivisione di risultati presso Valli del Pasubio (VI – Italia) il progetto CAREGA. Nel filone di proposte a tema di energia circolare e filiere delle biomasse in Veneto e Trentino già inaugurato [1], il presente progetto risulta, nella sua pienezza, perfettamente inserito in tale contesto. CAREGA: La carbonella locale come strumento strategico per la bioeconomia delle Piccole Dolomiti Vicentine si pone come obiettivo, nella veste di iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014–2020, Misura 16 [2]:
• La valorizzazione del materiale di scarto/a valore nullo mediante la trasformazione in carbonella (filiera foresta-legno-energia). Si implementerà un impianto dimostrativo innovativo, a favore dell’intera valorizzazione del soggetto “albero” (cascading);
• L’aggregazione delle superfici forestali mediante forme contrattuali innovative, sulla scia di esempi europei, per aumentare la gestione forestale attiva (wood mobilization).
In questo senso, il progetto affronta non solo il problema squisitamente tecnico e ingegneristico della progettazione di un macchinario atto alla produzione di carbonella di alta qualità per usi culinari che sia al contempo efficiente, economico, di facile utilizzo e di facile trasporto bensì si inserisce con forza nella problematica tipicamente pre-alpina della frammentazione fondiaria boschiva.
E se, infatti, pochi dubbi rimangono ancora al termine del progetto circa la funzionalità del macchinario di produzione — perlomeno a livello sperimentale — facilmente implementabili con migliorie tecniche nel prossimo futuro, è proprio per quanto riguarda il coinvolgimento del territorio, nei suoi piccoli proprietari boschivi, delle poche ditte utilizzatrici che le preoccupazioni si fanno più pressanti.
Un’ottimizzazione della filiera foresta–legno–energia non è ad oggi ancora realtà per le zone della montagna vicentina.
Proprietari boschivi assenti o ignoti, appezzamenti altamente frammentari e di ridotte dimensioni, spesso difficilmente accessibili e meccanizzabili rendono, per molti versi, fatua la possibilità di una gestione forestale veramente attiva e a fini produttivi delle risorse qui stoccate.
Non solo, gli scarti di produzione non commercializzabili quali legna da ardere o — per il poco presente — legno da opera, risultano in misura importante per queste aree. Gli scarti di legno di castagno proposti per l’utilizzo nel progetto CAREGA ne sono un ottimo esempio.
Si consideri, infatti, come non solo la ridotta utilizzazione del bene forestale negli ultimi decenni abbia portato ad un quasi totale abbandono dei boschi — con conseguenti rischi legati ad imboschimento di aree agricole confinanti, ad aumentato rischio d’incendio nonché rischio idrogeologico e da dissesto e a crescita di specie alloctone — bensì, fatto ben più preoccupante, abbia generato un disfacimento di tutte le relazioni di filiera tra proprietari, ditte utilizzatrici e imprese boschive [3] .
In questo senso, il progetto — per nome del partner ETIFOR, spin-off del Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF) dell’Università di Padova — propone lo studio di nuove forme contrattualistiche atte al soddisfacimento, anche economico, di tutti gli attori della filiera della zona.

Fig. 1: Il progetto CAREGA prevede l’utilizzo di prodotti di scarto di castagno quale biomassa per la produzione di carbonella ad uso culinario. Foto Associazione Forestale Vicentina (12 luglio 2022)
Validissima base di partenza e punto di orgoglio per il territorio delle Piccole Dolomiti risulta, in questo senso, l’Associazione Forestale Vicentina.
Nata nel 2002 in seno a finanziamenti PSR, rimane a tutt’oggi una delle due Associazioni Forestali ancora attive nel territorio veneto, sulle quattordici originatesi per finanziamenti due decenni fa. Già dalla sua nascita, l’Associazione — costituita da proprietari boschivi — mira a «organizzare la proprietà forestale dei soci per consentire la gestione sostenibile delle foreste» [2].
Le contrattualistiche presentate durante il convegno conclusivo del progetto risultano, in tal senso, strumenti efficaci per il superamento delle problematiche legate all’abbandono della gestione forestale.
Si propone, a titolo non esaustivo:
• L’introduzione della figura del "forest contractor“, il quale possa prendere in gestione l’intera filiera anche in termini multifunzionali e con contratti ad-hoc pluriennali, nonché provvedere alla gestione dei vari finanziamenti;
• L’introduzione degli "Accordi di Foresta", in forza di legge L. 29 luglio 2021, n. 108.
E proprio questi Accordi di Foresta potrebbero rappresentare un attivo strumento per «valorizzare le superfici pubbliche e private a vocazione agro-silvo-pastorale nonché per la conservazione e per l’erogazione dei servizi ecosistemici forniti dai boschi» (come recita l’art.3, comma 4 quinquies 1 del decreto legge n. 5 del 2009, convertito con modificazioni in L.9 aprile 2009 n.33).
In questo senso, infatti, tali Accordi di Foresta — di cui Rete Rurale Nazionale ne ha curato un’esaustiva analisi in [4] — rappresentano un ulteriore strumento normativo, in aggiunta a quelli già esistenti, per il "far rete", nel senso giuridico e negoziale, per la creazione di filiere economiche — allo scopo di cui all’art.3 di cui sopra — ove esistano dei diritti e degli obblighi per tutti i contraenti.
In quest’ottica e tramite la creazione di un mercato ad-hoc locale (per il progetto CAREGA, di carbonella ad uso culinario) si può veramente sperare nella ricostituzione di una gestione forestale attiva e partecipativa che sappia al contempo creare economia e inserirsi nella tematica delle bioenergie con riuso degli scarti di produzione. Ne beneficerebbero non solo i nostri boschi, bensì anche tutti coloro che di questi ci vivono nonché l’intero territorio che attorno ad essi ruota quotidianamente.
Riferimenti bibliografici:
[1] Gecchelin, M. (2022, June 24). A State-Of-The-Art Review of the Biomass Supply Chain in Trentino and Veneto [Online; dated 26-July-2022]. GreenMarked. https://greenmarked.it/a-state-of-the-art-review-of-the- biomass-supply-chain-in-trentino-and-veneto/
[2] Associazione Forestale Vicentina. (2022). PROGETTO CAREGA [Online; dated 26-July-2022]. https://www.progettocarega.it/it/
[3] ETIFOR. (2022). Carbonella certificata dalle foreste di montagna italiane [Online; dated 26-July-2022]. https://www.etifor.com/it/portfolio/ carega/
[4] Rete Rurale Nazionale. (2021). Gli Accordi di Foresta. Una nuova opportunità per il settore forestale nazionale. Report di approfondimento [Online; dated 26-July-2022]. https://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/23814