
9 settembre 2022

Molte università brasiliane ospitano centri per lo studio dell'agroecologia e della produzione biologica (i “NEA”). Questi centri consentono agli studenti di vivere esperienze agroecologiche direttamente tenute da produttori di tutto il territorio brasiliano [1]. I NEA sono tipicamente coordinati da professori di istituzioni che conducono progetti di ricerca sulla produzione sostenibile. Uno di questi è il Prof. Dr. Fernando Silveira Franco, ingegnere e dottore di ricerca in sistemi agroforestali per l'agricoltura familiare presso l'Università Federale di Viçosa. In qualità di professore di ingegneria forestale, biologia e agroecologia presso l'Università Federale di São Carlos, il professor Fernando gestisce il centro di studi di agroecologia "Núcleo de Agroecologia Apetê-Caapuã (NAAC)". Il centro sviluppa progetti di ricerca e divulgazione partecipativa e sostiene i processi organizzativi di restauro forestale nella regione di Sorocaba, concentrandosi in particolar modo sui sistemi agroforestali e biodinamici.

Fig. 1: Il professore di agroecologia PhD Fernando Silveira Franco.
Fernando, come è stato istituito il centro studi NAAC di agroecologia all’interno l'università?
"Non è stata un’idea mia. Quando ero studente negli anni '80, esistevano gruppi di studio sull' "agricoltura alternativa" che miravano a portare il dibattito nazionale e globale sui sistemi agroalimentari all'interno del mondo accademico. Cercavano tecniche alternative, valide dal punto di vista sociale e ambientale, per aiutare le famiglie contadine ad affrontare sfide di produzione alimentare. Alla fine degli anni '80 e all'inizio degli anni '90, grazie al contributo di diversi autori come Ana Primavesi, Miguel Altieri e Stephen Gliesmann, l'agricoltura alternativa in Brasile venne riconosciuta come Agroecologia. Ora non si trattava più soltanto di ecologia dell'ecosistema rurale, ma della società nel suo complesso".
In quel tempo, l'associazione no-profit di diritto civile Advisory on Alternative Technology Projects (“ASPTA”) aveva già promosso iniziative per rafforzare l'agricoltura familiare e lo sviluppo rurale sostenibile in Brasile. Una di queste iniziative comprendeva la traduzione del libro di Miguel A. Altieri "Agroecologia", poi sottotitolato "le basi scientifiche dell'agricoltura alternativa". Questa traduzione ha segnato il cambio di paradigma tra l’agricoltura alternativa e l’agroecologia nel Paese [2].

Fig. 2: NAAC agroecology group presentation in the University’s aula magna. July 2022.
“Prima [della creazione dei NEA], una rete di ONG creata dall'ASPTA già collaborava con professori universitari che credevano in modelli alternativi di produzione sostenibile e sviluppavano progetti di ricerca sull'agricoltura alternativa. Grazie all'impegno delle ONG, i nostri progetti scientifici sono stati presto finanziati da organizzazioni europee come GTZ, Misereor e ASHOKA. È così che abbiamo iniziato".
L'incorporazione della nuova terminologia ha avuto luogo tra gli anni '80 e '90 ed è stata facilitata dagli Incontri Brasiliani di Agricoltura Alternativa ("EBAAS”). All'inizio degli anni '90, l'Agroecologia era già diffusa nella comunità accademica ma solo negli anni 2000 guadagnò ufficialmente spazio nelle politiche pubbliche e nelle università brasiliane. Nel 2004 un programma nazionale per l'assistenza tecnica e lo sviluppo rurale (“Ater”) del Ministero dello Sviluppo Agrario ("MDA") - incorporò per la prima volta l'agroecologia. L'obiettivo generale del programma era “stimolare, incoraggiare e sostenere iniziative di sviluppo rurale sostenibile, che coinvolgano attività agricole e non agricole [...] adottando i principi dell'agroecologia come linea guida prioritaria delle azioni". Inoltre, ribadì che l'agricoltura brasiliana doveva "[…] adottare un metodo multidisciplinare e interdisciplinare, incoraggiando l'adozione di nuovi approcci metodologici partecipativi e di un paradigma tecnologico basato sui principi dell'Agroecologia". [3]. Infine, nel 2010 vennero istituiti i primi NEA nelle università brasiliane grazie al finanziamento del bando pubblico n. 58/2010 MDA/SAF/CNPq [1].
Qual è l'importanza dell'agroecologia nell'istruzione superiore?
"Le esperienze che un NEA può fornire a uno studente sono la cosa più preziosa. È quando lo studente passa dalla teoria alla pratica che l'apprendimento diventa concreto, perché ciò che viene letto prende forma e acquisisce una nuova dimensione. Soprattutto in Brasile, la realtà dell'agricoltura familiare è molto lontana dagli occhi della popolazione urbana. Eppure, non è soltanto il contatto con la realtà [...] a riassumere l'importanza di questa disciplina, bensì le connessioni che essa riesce a tessere. In America Latina, l'agroecologia è scienza, movimento sociopolitico e pratica. Quindi, senza le persone, gli ultimi due passaggi non possono avvenire".

Fig. 3: Il professore Dr. Fernando e i suoi studenti lavorano alla realizzazione di un sistema agroforestale nel Registro-SP, in collaborazione con l'Università Statale di San Paolo (Aline Gomes, 2022).
Il professore Dr. Fernando sottolinea quanto siano di fondamentale importanza i corsi universitari in agroecologia per collegare insegnamento, ricerca e divulgazioneDi fatto, in Brasile questo concetto è un dovere legiferato dall' art. 207 della Costituzione Federale brasiliana del 1988 a cui le università devono adempiere. Ciò significa che tutti gli istituti di istruzione superiore brasiliani devono fornire una formazione professionale (insegnamento) basata su un dovere etico, politico e sociale. La produzione di conoscenza (ricerca) deve essere altresì destinata direttamente alla società brasiliana (divulgazione e diffusione) [4].
Quali sono le sfide attuali dell'insegnamento dell'agroecologia in un'università pubblica brasiliana?
"Oggi le sfide sono operative. I nostri fondi sono stati decurtati drasticamente negli ultimi anni dell'attuale governo e [...] rischiamo di collassare e di non riuscire a pagare i conti entro la fine dell'anno. È una situazione che non avrei mai immaginato di vivere in un'università statale. Quindi, con la mancanza di risorse da parte dell'università, il numero di esperienze NAAC, un tempo portate avanti regolarmente durante l’intero anno accademico, è stato ridotto notevolmente. Attualmente contano solo sul sostegno del Programma di Educazione Tutoriale (“PET”) del Ministero dell'Istruzione, perché non ci sono più bandi da parte del Consiglio Nazionale per lo Sviluppo Scientifico e Tecnologico (“CNPq”) – e da altri programmi di politica pubblica un tempo attivi.

Fig. 4: Studenti universitari protestano nel centro storico di Sorocaba. Luglio 2022.
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Bibliografia:
[1] Souza, N. A., Ferreira, T., Cardoso, I. M., de Oliveira, E. C. L., Amâncio, C., & Dornelas, R. S. (2017). Os núcleos de agroecologia: caminhos e desafios na indissociabilidade entre ensino, pesquisa e extensão. Retrieved on August 24 from: http://repositorio.ipea.gov.br/bitstream/11058/8817/1/Os%20N%C3%BAcleos.pdf
[2] Faria, A. A. da Cunha. Agroecology in Brazil: a history told in three stages, 2020. Cadernos de Agroecologia – ISSN 2236-7934 – Anais do XI Congresso Brasileiro de Agroecologia, São Cristóvão, Sergipe, v. 15, n2. Retrieved on August 23 from: http://cadernos.aba-agroecologia.org.br/cadernos/article/view/3352
[3] Brazil, Ministério do Desenvolvimento Agrário (MDA), Secretaria de Agricultura Familiar (SAF), Grupo de Trabalho Ater. Política Nacional de Assistência Técnica e Extensão Rural: Versão Final: 25/05/2004. Retrieved on August 23 from: https://www.ipea.gov.br/participacao/images/pdfs/conferencias/2CNDRSS/2cndrss%20poltica_nacional.pdf
[4] Gonçalves, N.G. Indissociabilidade entre Ensino, Pesquisa e Extensão: um princípio necessário, 2015. PERSPECTIVA, Florianópolis, v. 33, n. 3, p. 1229 – 1256. Retrieved on August 24 from: https://doi.org/10.5007/2175-795X.2015v33n3p1229
Immagine copertina e di anteprima: Il professore Dr. Fernando e i suoi studenti lavorano alla realizzazione di un sistema agroforestale nel Registro-SP, in collaborazione con l'Università Statale di San Paolo (Aline Gomes, 2022).